Epatite B (HBV)

La vaccinazione anti-epatite B è obbligatoria dal 1991 per i nuovi nati. Nel neonato gli antigeni per epatite B sono contenuti nel vaccino esavalente (Difterite-Tetano- Pertosse, Poliomielite, Haemophilus influenzae di tipo B e Epatite B). Negli adulti il vaccino è fortemente raccomandato per alcune categorie di soggetti a maggior rischio di infezione, tra cui persone con lesioni eczematose croniche o psoriasiche della cute delle mani.

L’epatite B è una malattia del fegato causata dal virus dell’epatite B (HVB) che si trasmette tramite il contatto diretto con sangue o altri fluidi corporei infetti. Oltre che per via sessuale e scambio di liquidi corporei, il virus può essere trasmesso anche tramite lesioni cutanee non rilevanti o per via materna (trasmissione verticale). Il virus dell’epatite B è molto resistente nell’ambiente esterno: infatti, è in grado di resistere parecchi giorni su oggetti di uso comune come forbici o rasoi, che possono rappresentare un veicolo di infezione.

Il virus causa un’infezione acuta del fegato, caratterizzata da malessere, vomito e ittero. In acuto, raramente la malattia ha un esito fatale, ma una cronicizzazione dell’infezione può portare allo sviluppo di cirrosi epatica e cancro del fegato. Questo scenario è più probabile (fino al 90% dei casi) quando l’infezione è contratta in giovane età, per questo motivo la vaccinazione contro l’epatite B è effettuata già a pochi mesi di vita.

Bibliografia

EpiCentro – Portale di epidemiologia per gli operatori sanitari [Internet]. Calendario vaccinale del Piano nazionale di prevenzione vaccinale 2017-2018; [consultato il 20 settembre 2023]. Disponibile all’indirizzo: https://www.epicentro.iss.it/vaccini/calendario