Poliomielite

La poliomielite è una malattia infettiva molto contagiosa causata dal poliovirus, un microrganismo trasmesso per via oro-fecale, vale a dire tramite ingestione di acqua o cibo contaminati, o attraverso saliva e goccioline emesse con tosse e starnuti di persone infette sintomatiche e asintomatiche. Nel 90% dei casi la malattia decorre in modo asintomatico, ma nell’1% dei casi il virus colpisce il sistema nervoso centrale distruggendo i neuroni motori e inducendo una paralisi che, nei casi più gravi, può diventare totale. La paralisi colpisce solitamente le gambe, ma, prima dell’introduzione della vaccinazione obbligatoria, erano comuni anche le paralisi dei nervi cranici e del diaframma, il principale muscolo della respirazione. L’incapacità di respirare autonomamente comportava la necessità di vivere il resto della vita in una macchina chiamata “polmone d’acciaio”. 

In caso di paralisi permanente, il danno comporta uno sviluppo inferiore dell’arto paralizzato rispetto a quello sano e, di conseguenza, possibili deformità articolari per l’errato appoggio del piede e relativi difetti di postura (scoliosi).

Nonostante la malattia sia ancora diffusa in alcune aree come Afghanistan e Pakistan, molti Paesi sono stati dichiarati polio-free, grazie alla vaccinazione estensiva ed obbligatoria promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) negli anni Ottanta del secolo scorso.

Bibliografia

EpiCentro – Portale di epidemiologia per gli operatori sanitari [Internet]. Calendario vaccinale del Piano nazionale di prevenzione vaccinale 2017-2018; [consultato il 20 settembre 2023]. Disponibile all’indirizzo: https://www.epicentro.iss.it/vaccini/calendario